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Indennità di disoccupazione NASpI per il personale supplente nella scuola

I docenti precari del comparto scuola ed il personale ATA, supplenti con contratto di lavoro a tempo determinato, possono presentare domanda di disoccupazione NASpI.
La NASpI (acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego)
è un sussidio di sostegno al reddito istituito dal d.l. 4 marzo 2015, n. 22 “disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati in attuazione della l. 10 dicembre 2014, n. 183”.
Requisito principale per aver diritto all’ indennità è la perdita involontaria della propria occupazione (restano esclusi dal beneficio i lavoratori il cui rapporto di lavoro è cessato per dimissioni volontarie o con risoluzione consensuale). Nel caso del personale scolastico il requisito si perfeziona con la scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato.

NASpI 2023: come si presenta la domanda di disoccupazione 

Con la fine della scuola arriva il momento per i supplenti e insegnanti precari di presentare la domanda di disoccupazione, chiamata anche NASpI Scuola (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).

È possibile presentare la domanda di disoccupazione a partire dal 1° luglio, se i contratti di lavoro terminano il 30 giugno.  

Come funziona la NASpI?

I precari della scuola e i supplenti devono avere determinati requisiti per avere l’indennità di disoccupazione, la cui domanda va presentata entro 68 giorni dal termine del contratto. Bisogna inoltre dare immediata disponibilità al lavoro all’INPS per via telematica e poi presentarsi al Centro per l’Impiego, per la sottoscrizione del Patto di Servizio personalizzato.

I requisiti per la presentazione della NASpI

1)     Stato di disoccupazione: il riconoscimento dello status di disoccupato presuppone altri 3 sottorequisiti:

  • l’essere privi di occupazione perché licenziati contro la propria volontà. Tale condizione per gli insegnanti precari si ha con il termine del contratto di lavoro per la scuola, o perché dimessi per giusta causa o licenziati in periodi tutelati dalla maternità;
  • aver reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro all’Inps, al Centro per l’Impiego o tramite Portale Unico Registrazione disoccupati;
  • essere attivo nella ricerca di lavoro, secondo le regole del patto di servizio personalizzato, sottoscritto presso il Centro per l’Impiego.

 2) aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti l’evento di disoccupazione involontaria;

A partire dal 1° gennaio 2022 è abolito il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione. Dunque la necessità di aver maturato almeno 30 giorni di effettiva presenza al lavoro per accedere alla NASpI resta valido solo per coloro che sono diventati disoccupati entro il 31 dicembre 2021. Invece, alla NASpI 2023 si accede con i requisiti semplificati.

Naspi 2023: Décalage

La NASpI si riduce progressivamente in misura pari al 3% mensile a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione (novantunesimo giorno di prestazione).

A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022 il sussidio si riduce del 3% ogni mese a decorrere:

  •  Dal primo giorno del sesto mese di fruizione (cento cinquantunesimo giorno di prestazione), nella generalità dei casi;
  • Dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione (duecento undicesimo giorno di prestazione) limitatamente a coloro che, al momento di presentare la domanda, hanno compiuto i cinquantacinque anni di età.

In pratica dal 1° gennaio 2022 entra in vigore il décalage per età anagrafica e la riduzione dell’importo è diversa per coloro che hanno compiuto 55 anni di età rispetto ai beneficiari fino a 54 anni di età. Inoltre, l’indennità è ridotta in altri casi specifici casi per i quali si rimanda a quanto dettagliatamente indicato sul portale web dell’Inps. 

Come fare la domanda di disoccupazione NASpI scuola

La domanda per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione deve essere presentata all’INPS, esclusivamente in via telematica, mediante uno dei seguenti canali:

  •  dal sito www.inps.it o dall’APP direttamente dal cittadino in possesso del PIN dispositivo, SPID, CIE o CNS;
  • tramite patronato;
  • tramite Contact Center Multicanale INPS INAIL, chiamando da rete fissa il numero gratuito 803164 oppure il numero 06164164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore.
A prescindere dal canale utilizzato per presentare la domanda NASpI scuola, il docente o il supplente precario, deve far compilare, o compilare lui direttamente, e trasmettere il modulo di domanda NASpI compilato per via telematica dal sito dell’INPS. 

Al modulo va allegato: 

  • Documento d’identità in corso di validità;
  • Codice fiscale;
  • Copia del cedolino con IBAN;
  • Data inizio e fine del contratto di lavoro a termine;
  • Denominazione e luogo dell’ultimo datore di lavoro;
  • Numero di telefono;
  • Indirizzo email;
  • Autocertificazione residenza.

Comunicazione accoglimento

A partire dalla scorsa estate, l’Inps ha introdotto delle novità nella procedura di accoglimento  della domanda NASpI. Ora, infatti, gli interessati ricevono in automatico una notifica SMS  che comunica l’accoglimento della domanda di NASpI. Il messaggio li invita a prendere visione di un  video personalizzato  nella area riservata MyINPS che spiega calcolo, importo, durata e regole di compatibilità della prestazione. Si tratta di una guida interattiva , consultabile sia da pc che da mobile. Contiene pulsanti per avere approfondimenti e informazioni  sugli importi delle rate e sui pagamenti disposti, e per gestire le comunicazioni obbligatorie necessarie per la prestazione.

NASpI, durata

Ogni quanto viene erogato l’aiuto economico e per quanto tempo? La NASpI è corrisposta mensilmente per massimo 2 anni. Viene erogata, infatti, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, fino ad un massimo di 24 mesi.

Non sono conteggiati i periodi contributivi che abbiano già dato luogo a erogazione delle prestazioni di disoccupazione, anche nei casi in cui tali prestazioni siano state fruite in unica soluzione in forma anticipata.

Quando arriva l’assegno di disoccupazione NASpI

A seconda di quando il precario scuola presenta la domanda, ecco quando parte il pagamento dell’indennità di disoccupazione NASpI Scuola:

  • se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento: l’indennità è pagata a partire dall’ ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • se dopo 8 giorni dal licenziamento: la disoccupazione parte dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda;
  • se dopo 8 giorni a causa di malattia, maternità o infortunio: il pagamento parte dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento.

Come si calcola la Naspi?

L’importo della Naspi si calcola sulla base della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, ed è pari al 75% dello stipendio se questo è inferiore a un importo di riferimento definito ogni anno dall’Inps: per il 2022 era 1.250,87.

Se invece lo stipendio mensile è superiore all’importo di riferimento annuo la Naspi è pari al 75% di questo importo (appunto 1.250,87 euro per il 2022) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e lo stesso importo di riferimento.

In ogni caso, l’importo mensile della Naspi non deve essere mai superiore al limite massimo definito dall’Inps ogni anno, che per il 2022 ERA di 1.360,77 euro.

Per quanto riguarda la misura esatta della Naspi, la misura è calcolata quindi sulla base della retribuzione imponibile divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.

La Naspi poi si riduce del 3% ogni mese a partire dal primo giorno del sesto mese di fruizione, mentre comincia a ridursi dall’ottavo mese se chi la riceve ha più di 55 anni. Per gli episodi di disoccupazione avvenuti fino al 31 dicembre 2021 invece il cosiddetto décalage avviene a partire dal quarto mese di fruizione.