Scuole chiuse fino al 13 di aprile
Il premier Giuseppe Conte ha firmato il DPCM (decreto del presidente del Consiglio) che proroga al 13 aprile le restrizioni per il coronavirus.
“Se allentassimo le misure restrittive gli sforzi sarebbero vani. Mi dispiace personalmente che cadono a Pasqua, una festa tanto cara a noi italiani” ha detto Conte in una conferenza stampa serale, prefigurando “una fase 2, di allentamento graduale e di convivenza con il virus. Poi ci sarà la fase 3, l’uscita dell’emergenza, della ricostruzione, del rilancio”.
Le misure entreranno in vigore alla scadenza del precedente DPCM, il 4 di
aprile, e avranno validità sino al 13, giorno di Pasquetta.
Restano dunque in vigore i divieti, mentre tutto ciò che è consentito
dovrà comunque essere fatto rispettando la distanza di almeno un metro
dagli altri e, preferibilmente, indossando la mascherina.
Per chi
torna dall’estero rimane l’obbligo di autodenunciarsi comunicando
l’indirizzo dove si va a stare e rimanendo in quarantena per 14 giorni.
L’unica novità contenuta nel provvedimento riguarda il divieto di allenamento per atleti professionisti e dilettanti.
Un breve riepilogo di quello che si può e non si può fare.
SPOSTAMENTI - Resta il divieto di spostarsi in un Comune diverso da quello in cui ci si trova se non per «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o motivi di salute». Si può uscire per fare la spesa, andare in farmacia, acquistare altri prodotti di prima necessità (anche in un altro Comune se nel proprio non è possibile e comunque giustificando il motivo).
- In moto si può andare, ma da soli; in auto bisogna tenere il metro di distanza quindi il guidatore e un passeggero nel sedile posteriore; bicicletta consentita solamente per necessità, non per svago o per allenamento.
- Resta fermo il divieto di spostarsi nelle seconde case a meno di casi di estrema urgenza di manutenzioni o interventi e la presenza in quel luogo deve essere limitata giusto al tempo per effettuare quel tipo di intervento.
LOCALI - I locali rimangono chiusi al pubblico ma possono lavorare con la consegna a domicilio di cibo e bevande rispettando le norme di sicurezza.
- Sono aperti gli autogrill ei bar e ristoranti all’interno di luoghi di funzione pubblica come stazioni aeroporti, ospedali.
- Vietati tutti gli assembramenti anche le cerimonie funebri. I matrimoni sono consentiti ma solo con i testimoni e se si rispettano le distanze di sicurezza.
NEGOZI E SUPERMERCATI - Aperti i supermercati, i negozi di generi alimentari e quelli che vendono prodotti per la pulizia della casa. Negozi etnici che vendono cibo, farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Tabaccai, benzinai, edicole e rivenditori di giornali. Meccanici e ferramenta e bar all’interno degli ospedali.
- Chiuse invece le attività di parrucchieri, barbieri, centri di estetica. Si possono invece acquistare computer, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici. Restano chiusi i negozi di abbigliamento, palestre e piscine, sale giochi.
PROFESSIONI - Chiuse fino al 13 aprile le aziende non essenziali. Escluse: le banche, gli uffici postali, i call center, le agenzie assicurative e finanziarie. Lavorano gli studi legali, quelli di ingegneria anche se la raccomandazione è di svolgere soltanto le attività indispensabili e favorire il lavoro in Smart working. I trasporti pubblici possono funzionare regolarmente.
-Resta fermo il blocco dei cantieri, a parte quelli essenziali e in particolare quello della ricostruzione del Ponte Morandi a Genova.
ATTIVITA’ SPORTIVE - Tutte le attività sportive sono vietate comprese le sedute di allenamento dei professionisti. L’attività fisica è possibile solo in casa e nelle vicinanze della propria abitazione mantenendo le distanze di sicurezza.
Per ogni spostamento comunque va compilato il modello di autocertificazione.